Le mostre di settembre al Museo Organica: Antonella Spanu e Constantino Brundu | Comunicato stampa

Antonella Spanu e Constantino Brundu teaser mostre

Domenica 22 settembre alle ore 11 il Museo di arte ambientale Organica celebra la
7° Giornata nazionale dei Piccoli Musei con il vernissage di due nuove mostre.
“There are more things in Heaven and Earth” di Antonella Spanu
e “Costantino Brundu: percorsi di un naturalista”
visitabili fino al 6 novembre presso lo Spazio CEDAP nel Bosco di Curadureddu.
Nel pomeriggio a partire dalle 15 appuntamento con il Bardunfula Fé che fa tappa al
Museo Organica con laboratori, giochi e storie dedicate ai più piccoli.

Il Museo di arte ambientale Organica aderisce domenica 22 settembre alla 7° Giornata nazionale dei Piccoli Musei con l’inaugurazione delle due nuove mostre dedicate all’arte contemporanea e alla fotografia. La giornata, promossa dall’Associazione Nazionale Piccoli Musei, è un’occasione preziosa per entrare a contatto con le arti visive della contemporaneità e lo splendido territorio del Limbara, nel quale è immerso il Museo di arte ambientale di Tempio Pausania.

Le sale dello Spazio CEDAP ospiteranno domenica 22 settembre alle ore 11 l’inaugurazione delle due nuove mostre che accompagneranno la programmazione del museo fino al 6 novembre. Per la sezione di arte contemporanea, l’appuntamento è con There are more things in Heaven and Earth, il nuovo progetto dell’artista Antonella Spanu a cura di Mariolina Cosseddu, mentre la sezione di fotografia ospita la mostra fotografica documentaria “Costantino Brundu: percorsi di un naturalista” curata dal giornalista Giovanni Gelsomino.

Per la realizzazione di There are more things in Heaven and Earth, installazione site-specific ideata per il Museo Organica, Antonella Spanu ha scelto come protagonista il disegno, che – come scrive Mariolina Cosseddu nel testo critico che accompagna la mostra – è fondamento della storia dell’arte e si presta ad incarnare l’origine stessa di ogni progetto, momento fondativo del pensiero che si fa concreto, principio iconico dell’idea tradotta in forme sensibili. Il disegno della Spanu è tutto questo e qualcosa di più: aspira a porsi come dimostrazione di una sfida col mondo, come un’azione performativa densa di profonde conseguenze. Con una matita in mano, infatti, si può intraprendere un viaggio nel pensiero e nella coscienza, si possono attraversare territori sconosciuti al visibile, entrare in un mondo carico di risonanze poetiche e propositi ideologici e sempre con un obiettivo fisso come un mantra: fare tanto con poco. Anzi fare tutto ciò che una sola matita consente, che vuol dire produrre un sistema non quantificabile di immagini fino ad esaurire quella mina prodigiosa. Prendono vita così, come in un diario dei giorni, forme appena accennate e immagini completate, schizzi in elaborazione e bozzetti già definitivi. Ne deriva un tappeto come un arazzo in fieri, un grande libro illustrato, una mappa di sogni e visioni che il tratto leggero indica con maestria e scioltezza per altrettanti futuri dialoghi con il dilemma Natura. Episodi grafici su cui l’occhio si sofferma per cogliere, da questi appunti visivi, suggestioni e motivi per più larghi giri di pensieri.

Antonella Spanu nasce a Mogoro (OR) nel 1974. Dopo aver frequentato l’Istituto d’arte di Oristano, prosegue gli studi presso l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, diplomandosi in pittura. Durante questi anni partecipa a diverse mostre personali e collettive. Dopo gli studi si trasferisce a Torino dove continua la sua ricerca artistica e lavora come restauratrice. Nel 2005, in seguito al trasferimento a Barcellona, inizia a occuparsi di design e moda e crea il brand Disabitando. Tornata a Sassari nel 2006, prosegue la sua ricerca sul progetto Disabitando e collabora con compagnie teatrali per la realizzazione di costumi. Collabora inoltre con enti pubblici e associazioni culturali lavorando nell’ ambito delle didattiche dell’arte.

La mostra Costantino Brundu: percorsi di un naturalista è dedicata a Costantino Brundu, studioso tempiese legato da un rapporto di profonda passione alla sua terra. Per molti anni docente di Lettere presso l’Istituto Tecnico di Tempio, Costantino Brundu è stato un grande conoscitore del territorio, un ambientalista convinto e un interlocutore attivo con le istituzioni preposte alla tutela dell’ambiente. Artista poliedrico, uomo libero, coraggioso nella difesa del territorio, ha portato avanti con convinzione e fermezza tante battaglie per la difesa del patrimonio ambientale della Sardegna. I luoghi rappresentati nella mostra a lui dedicata dal Museo Organica mettono al centro della riflessione il Monte Limbara, il gigante di granito della Gallura, uno dei paesaggi naturali ed umani più suggestivi dell’Isola. Le immagini esposte, assieme a estratti dei testi inediti di una guida da lui scritta ma mai pubblicata, raccontano un angolo di Sardegna dove la natura affascina proprio per l’inesauribile capacità di sorprendere per le forme aspre e selvagge delle rocce, le esplosioni di luci e colori, lo scrosciare di acque sorgive cristalline.

Costantino Brundu (Perfugas, 1932 – Tempio Pausania, 2016). Dopo un’infanzia e adolescenza segnate dalle difficoltà della guerra e trascorse tra i vari istituti religiosi del Nord Italia, tra Torino, Venezia e altre città, consegue la laurea in pedagogia a Roma dove inizia la sua carriera di insegnante. Il suo percorso professionale ha inizio come maestro elementare, ma presto si fa strada nel mondo dell’insegnamento superiore. È stato per molti anni docente di Lettere dell’Istituto Tecnico Pes. Appassionato di archeologia, storia, fotografia, natura e rispetto per l’ambiente, è stato autore di importanti pubblicazioni sulla storia di Tempio e del territorio. Grande conoscitore del Limbara e dei suoi sentieri, ha svolto una significativa attività pubblicistica. Ha collaborato con la Fondazione Sechi, occupandosi anche di poesia e letteratura gallurese. É stato membro del consiglio di amministrazione dell’Ute di Tempio, per la quale ha curato per molti anni le iniziative archeologiche.

Nel pomeriggio del 22 settembre, dalle ore 15 alle ore 17, il Museo Organica ospiterà per la prima volta una tappa del “Bardunfula Fe’”, il festival intergenerazionale nato nel 2019 per mettere in relazione letteratura, luoghi e persone, giunto quest’anno alla sua quinta edizione. Letture, narrazione, gioco e la capacità di raccontare e inventare, saranno gli ingredienti del laboratorio “Curiosape”, dedicato a bambine e bambini dai 6 ai 10 anni. Partendo dal libro d’arte di Maria Lai, i piccoli partecipanti saranno coinvolti nella preparazione di una giocosa drammatizzazione scenica: scenografia, costumi, recitazione, sonorizzazione. Alla fine del lab, verrà messa in scena la storia di Curiosape, in un modo giocoso per far riflettere le nuovissime generazioni sul senso dello stare insieme, delle regole e del vivere comune e sui tanti talenti variegati che costruiscono una comunità.

Posti limitati. Per info e prenotazioni: 347 2570908 (Laura)

In occasione della 7° Giornata nazionale dei Piccoli Musei, a ogni visitatore verrà donata una pubblicazione d’arte contemporanea in Sardegna.


Tutti gli eventi di Organica si tengono alle pendici del Monte Limbara, nei dintorni di Tempio Pausania: nel bosco di Curadureddu e presso il CEDAP – Centro di Educazione e Documentazione sull’Ambiente e sul Paesaggio. Lo spazio del CEDAP dispone di due sale espositive, una dedicata all’arte contemporanea e l’altra alla fotografia ed è anche un punto informativo per le attività escursionistiche, ambientali e culturali del territorio. Su prenotazione, è possibile organizzare delle visite guidate al Museo di arte ambientale per piccoli gruppi. La località è raggiungibile da Tempio, Olbia e Sassari lungo la strada statale SS 392, e poi a piedi percorrendo uno dei suggestivi sentieri che si inoltrano nei boschi del Limbara.

Organica – museo di arte ambientale nel Parco del Limbara è un progetto dell’associazione culturale tramedarte con la direzione artistica di Giannella Demuro e realizzato in collaborazione con il Comune di Tempio Pausania, la Fondazione di Sardegna, la Regione Sardegna, il FAI – Fondo Ambiente Italiano, Salude & Trigu, Fo.Re.S.T.A.S., il Touring Club Italiano, il Master DECA Pro dell’Università di Sassari, l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, associazioni culturali e i partner Escursì.com, Confcommercio Nord Sardegna, Gallura Mia srl, Hotel Pausania Inn, La Baita Limbara.


città: Tempio Pausania (SS)
sede: Monte Limbara | località Curadureddu / CEDAP – Centro di Educazione e Documentazione Ambientale e Paesaggistica del Limbara (SS 392 Tempio-Oschiri)

INFO
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